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È ormai chiaro: il mondo dei creators e degli influencers ha delle regole contrattuali ben precise. Molto spesso, però, alcuni dettagli fondamentali vengono trascurati e non si tiene conto di importanti conseguenze. Noi di Jiffy abbiamo deciso di fare chiarezza e capire in che modo si debba usare la terminologia corretta.

Una distinzione sulla quale è bene soffermarsi, in primo luogo, riguarda il cosiddetto ADV, abbreviazione di advertising. Un ADV è un annuncio pubblicitario a tutti gli effetti: il creator mette a disposizione, a pagamento, il proprio spazio per pubblicare diversi contenuti sulla base di un reale contratto prestabilito.

Due casi differenti, poi, sono il supplied by e il gifted by. In questo caso il creator non sottoscrive alcun contratto. L’azienda offre gratuitamente degli oggetti o delle experience e il creator potrà offrire in cambio visibilità.

Ma attenzione! I contenuti vengono pubblicati in assoluta autonomia e il creator si riserva la possibilità di decidere quanta visibilità offrire (sempre che sia disposto a farlo!)

L’ultima specificazione, l’invited by, è forse la più complessa, ma niente paura! In questo caso l’azienda invita il creator ad una experience come, ad esempio, la permanenza presso una struttura alberghiera. Il creator sottoscrive un contratto che prevede dei contenuti concordati assieme al partner su una base contrattuale: in quel caso, i contenuti presenteranno la dicitura ADV o partnership retribuita.

In seguito, poi, il creator sarà libero di aggiungere diversi contenuti a piacere. Quest’ultimi invece presenteranno la dicitura supplied by o invited by.

Regole alla mano, per i creator gestire il flusso di contenuti adesso sarà molto più semplice e lineare!

ECCO IL VIDEO: